I CENTRI STORICI: BITRITTO - 1^ parte
Percorrendo la strada statale 271 in direzione nord, ad appena 11 km da Bari si incontra la città di Bitritto. Siamo a 102 m sul livello del mare, là dove la Murgia bassa si leva al suo primo gradino in un territorio caratterizzato dalla fitta presenza di olivi e dalla tipica coltura del mandorlo e della vite. La cittadina conserva le tracce di un casale medievale sorto e cresciuto intorno alla chiesa bizantina di S. Tommaso dove in seguito si strutturò il borgo fortificato. L’antico borgo si trova in posizione decentrata rispetto all’abitato attuale, e di questo il nucleo originario è quello riconoscibile nel perimetro delimitato, grossomodo, dalle odierne vie Bonghi, Balenzano, Settembrini e Piazza Moro, con un andamento pressochè rettilineo sul lato nord e prevalentemente curvilineo in tutta la parte a sud, dove si articola secondo isolati paralleli orientati in direzione est-ovest, delimitati dalle vie Bonghi, Guglielmi e Balenzano, e da Piazza Leone che seguivano l’originario andamento delle mura.
A nord dell’antico casale, in una posizione sopraelevata rispetto alla campagna circostante, venne edificato fra l’XI e il XII secolo il Castello, ad opera dei normanni. Esso è caratterizzato da torri a pianta quadrata, munite di saettiere utili alla difesa, e da un cortile interno sul quale poggiavano camminamenti in legno, testimonianza, con la sua mole, del ruolo difensivo svolto all’interno del più ampio territorio rurale. Rimaneggiato in età angioina, fra il 1350 e il 1480, con fortini e torri circolari, di cui rimangono tracce considerevoli nella sua parte occidentale e meridionale, esso conserva ancora al suo interno l’eleganza delle architetture francesi negli ampi saloni e nelle aperture disegnate dagli alti archi ogivali. Oggi, dopo i lavori di restauro, è tornato ad essere la sede del governo cittadino, ed al suo interno ospita il Municipio e la Biblioteca Comunale.
Situata ad angolo tra la continuazione di via I Resa e Piazza Leone, la cosiddetta Casa Torre, edificata probabilmente alla fine del Quattrocento, a sinistra dell’ingresso sud del Castello, mostra la sua struttura a tre piani conclusa da un’elegante loggia formata da tre architelli che poggiano su pilastri e colonne. Con la sua mole compatta e i beccatelli sulle cornici, manifesta il ruolo svolto di “sentinella del borgo”, punto cioè di osservazione o di scambio con torri limitrofe sparse sul territorio. Di gusto rinascimentale è invece la parte terminale, con la loggia e la finestra dell’ordine inferiore. Mensole decorate da motivi fogliari e protomi umane o raffiguranti mitiche creature alate dal volto umano, capitelli ionici con fiori e foglie arricchiscono la rude architettura.
23/04/2015
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