I CENTRI STORICI: BITRITTO - 2^ parte
Sulla piazza del castello, oggi Piazza Leone, mostra il suo fianco la chiesa matrice; edificata nel XVI secolo, ricostruita nel 1774 e dedicata alla Madonna di Costantinopoli e a S. Michele Arcangelo, patroni del paese. Lo stile tardo barocco della chiesa è annunciato all’esterno dalla lineare facciata a due ordini di lesene conclusa da un fastigio a vela. La composizione, semplice e rigorosa, è illeggiadrita dalla presenza del timpano curvilineo del portale a cui fa da contrappunto il finestrone dell’ordine superiore, con una sinuosa cornice mistilinea. Nell’angolo destro fuoriesce dalla cortina muraria il Torrino dell’orologio, la cui cella campanaria è costruita da una leggera struttura fatta di pilastrini con lesene scanalate e capitelli dorici, legati da archi, e conclusa da una piccola cuspide piramidale, sulla cui sommità è stata sistemata la statua della Vergine. La torre campanaria si trova sul lato opposto e si arresta all’altezza dell’abside. L’interno, a croce latina, si compone di una navata con cappelle laterali, attraversata da un ampio transetto, e dal coro. La grande volta a botte della navata si poggia su un robusto architrave, che come un nastro corre su tutto il perimetro della chiesa, retto poi da un ordine gigante di paraste che in direzione delle cappelle e intorno ai pilastri che reggono la cupola si moltiplicano creando un vibrante effetto chiaroscurale. All’incrocio della navata con il transetto, si erge l’imponente cupola a spicchi, innestata su pennacchi a vela, dove trovano posto figure di angeli e di evangelisti.
Nel braccio sinistro del transetto, sull’altare in pietra dipinta dedicato all’Arcangelo Michele, il dossale è composto da gruppi di lesene, affiancate da morbide volute intrecciate a foglie e fiori stilizzati, che sorreggono un ricco fastigio racchiudente al centro la Colomba; lateralmente, seduti su gonfie volute, due angeli reggono dei drappi. Nella nicchia, popolata di paffuti cherubini e testine di putti, trova posto la statua di legno intagliato e dipinto di S. Michele, di scuola napoletana del XVII secolo. Un identico altare si trova nel braccio di destra, dedicato questa volta alla Madonna di Costantinopoli.
Sull’altare il tabernacolo conserva una seicentesca porticina d’argento sbalzato con testine di putti che insieme a fiori dalla larga corolla, attorniano l’effige della Madonna con il Bambino. Gli altari delle cappelle laterali, del XVIII secolo, hanno dossali quasi identici tra di loro: due lesene, accompagnate da volute, sorreggono il cornicione mistilineo, che a sua volta è sormontato da volute e teste di cherubini. Sulla lunetta nell’ambiente di accesso al campanile si conserva un grande tondo di pietra policroma, raffigurante la Madonna con il Bambino attorniata da putti alati. La scultura, appartenente al portale d’ingresso della cinquecentesca chiesa matrice, è opera di un artista locale del XVI secolo, e sembra far riferimento, per l’impostazione classicheggiante e la figurazione plastica, alle terrecotte invetriate dei Della Robbia.
01/05/2015
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