OMEOPATIA: i principi e le leggi dell’Omeopatia - 1^ parte
Le leggi su cui si basa l’omeopatia sono essenzialmente quattro:
- Legge di similitudine (“Similia similibus curentur”)
- Individualità medicamentosa e come suo corollario individualità morbosa
- Dose minima
- Concetto di dinamismo o di energia vitale
La legge di similitudine si basa sul concetto secondo cui ogni malattia può essere guarita utilizzando, diluita e dinamizzata, la sostanza capace di provocare, se sperimentata nel soggetto sano, una simile patologia. Ad esempio, la tintura di Cantaride (Cantharis), che in dosi tossiche determina tra l’altra una cistite emorragica, viene usata in omeopatia diluita e dinamizzata nella cura delle cistiti emorragiche; o ancora, l’Elleboro bianco (Helleborus album) che provoca tossicologicamente diarree coleriformi cura, diluito e dinamizzato alcune forme di diarrea a carattere coleriforme.
L’omeopatia si suddivide in quattro diverse correnti di pensiero, elencate di seguito:
- L’omeopatia classica o unicista, in cui il professionista, attraverso una accurata anamnesi, fa il possibile per trovare il cosiddetto “simillimum”, ovvero il rimedio costituzionale dell’individuo, quello in cui si riconoscono i tratti comportamentali, reazionali, fisici e psicologici del soggetto. Quindi, una volta individuato il rimedio adatto, lo consiglia nelle diluizioni più congeniali al caso in esame. Si utilizza quindi una sola sostanza per volta. Ottenuta una reazione, si valuta se utilizzare ancora la stessa sostanza alla stessa diluizione oppure se variare la diluizione in crescendo, o ancora se “antidotarla” con un altro rimedio e passare ad un’altra sostanza. Questo è il procedimento secondo la scuola di Samuel Hahnemann e di James Tyler Kent.
- L’omeopatia pluralista, la quale, come indica il nome, contempla l’utilizzo di più rimedi contemporaneamente, nell’intento così di allargare il campo di azione dei rimedi e di risolvere così una maggiore quantità di eventuali problemi di salute.
- L’omeopatia complessista, la disciplina che utilizza diversi rimedi omeopatici alle diverse diluizioni combinati e mescolati insieme. Questo nell’intento di dare al soggetto una maggiore azione sinergica attraverso il prodotto finito, di cui le case produttrici forniscono poi una scheda tecnica con le indicazioni per l’uso.
- L’omotossicologia, che impiega frequentemente anche farmaci allopatici dinamizzati, cioè omeopatizzati e che favorisce, tra le altre, l’azione di sostanze di sintesi escludendone gli effetti collaterali. Il pioniere di tale metodica fu il tedesco dott. Hans Heinrich Reckeweg.
08/05/2015
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