I CENTRI STORICI: SAMMICHELE DI BARI
I CENTRI STORICI: SAMMICHELE DI BARI
1^ parte
Sammichele è uno dei centri di più recente fondazione nelle nostra provincia, sorto a sud di Bari, lungo la strada statale 100 che congiunge il capoluogo barese a Taranto. Posto in posizione strategica sull’altopiano delle Murge, gode di un terreno fertile, di rigogliosi campi coltivati a ulivo, mandorle e vigne dal vino. La sua origine risale alla presenza in Puglia di Michele Vaaz, ebreo portoghese al servizio del Viceregno spagnolo. Divenuto benemerito per aver salvato Napoli dal flagello della carestia, importando a sue spese un grosso carico di frumento dall’Oriente, si guadagnò il titolo di conte ed il privilegio di acquistare feudi nel Sud. Il portoghese quindi ripopolò l’agro facendo nascere il Casale di Sammichele nelle vicinanze di un castello cinquecentesco risalente alla famiglia Centurione, di origine serba. Dopo Vaaz il feudo passò in proprietà alla famiglia De Ponte e ai Caracciolo.
Il castello, oggi Palazzo Caracciolo, ha subito molti rimaneggiamenti nel corso dei secoli. In stretta relazione con il castello la Chiesa della Maddalena ed i caratteristici isolati rettangolari comprendenti le antiche case riconoscibili dalle scale addossate, i vignali. La Porta dell’Orologio chiude il borgo e apre la comunicazione fra via Vaaz, in asse con il castello, e la nuova piazza ottocentesca. A dominare questo spazio urbano la chiesa matrice dedicata a Maria Santissima del Carmelo, realizzata in stile neo-classico, tra il 1844 e il 1870. Il Castello, oggi palazzo Caracciolo, ha subito molti rimaneggiamenti nel corso dei secoli. Ha una pianta quadrangolare con quattro bastioni d’angolo. Intorno al 1860 dalla famiglia Caracciolo viene sottoposto a lavori su progetto dell’architetto Ascanio Amenduni di Casamassima, che ne modificò l’aspetto. A questo intervento sono da attribuire la costruzione delle torri merlate, la nuova facciata di prospetto con il bugnato di rivestimento, l’ampliamento delle aperture del piano terra, la trasformazione in bifore neogotiche quelle del primo. Negli ultimi anni è stato sottoposto a lavori di restauro, che gli hanno restituito in parte il suo aspetto originario.
03/02/2016
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