COSTITUZIONI E TIPI OMEOPATICI: LA SICOSI
COSTITUZIONI E TIPI OMEOPATICI: LA SICOSI
Nel 1827, Hahnemann formulò il concetto di “sicosi”, a partire dall’osservazione di malattie croniche, caratterizzate in parte da escrescenze verrucose ai genitali esterni – dal greco “συκον” (sycon) = “fico”, termine che descrive queste formazioni simili a piccoli fichi – ed in parte da uno scolo blenorragico.
Hahnemann riteneva la sicosi una malattia trasmessa per contagio venereo, da un agente infettivo e quindi da un miasma.
All’epoca tutte le malattie veneree, condilomi acuminati, blenoraggia, sifilide erano considerate una unica affezione e si pensava che la gonorrea fosse la fase acuta della malattia e le altre forme le successive manifestazioni croniche.
Hahnemann riteneva che l’eliminazione chirurgica delle escrescenze verrucose fosse la causa di recidive in altre parti del corpo, di malattie a tendenza cronica, a evoluzione lenta e ripetitiva, che a lungo andare modificavano la risposta dell’organismo, sicotizzando.
In pratica, la soppressione di manifestazioni patologiche del corpo attraverso aggressioni produce il terreno sicotico (sicotizzazione).
Le vaccinazioni, le iniezioni di proteine come le immunoglobuline, le albumine, l’interferone, producono il terreno sicotico: il corpo non rigetta l’elemento aggressore ma lo considera o lo accetta come una parte di sè, modificando le sue modalità di intervento reattivo come se il sistema immunitario piuttosto che lottare contro i germi li accettasse come parte di sè.
La sicosi è caratterizzata da ritenzione idrica, irritazione cronica delle mucose, principalmente quelle genito-urinarie e respiratorie. Ritenzione e stasi con infiltrazione cutanea, obesità pelvica, grande sensibilità all’umidità.
Verruche, idee fisse (tumore mentale), formazioni tumorali, epiteliomi, adenoidi, papillomi, ecc. sono espressioni tipiche di questi soggetti.
Il sicotico peggiora sensibilmente con l’umidità, in ogni sua manifestazione sia fisica che psichica.
Stanchezza fisica, depressione con idee fisse. Il soggetto si sente pesante e ogni sforzo lo affatica.
Aggrava anche con il freddo, il riposo, al mattino, in montagna a causa del suo metabolismo rallentato dalla stasi, dalla bassa pressione, mentre migliora alla sera, in movimento, al mare con il tempo caldo e secco, che lo fa sudare abbondantemente e di un sudore maleodorante.
28/02/2016
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