L’argilla pertanto può essere impiegata per via interna e in applicazione esterna, svolgendo un’azione rimineralizzante, antitossica, riequilibrante e assorbente soprattutto in virtù della particolare capacità di scambio ionico che le permette, attraverso un processo osmotico, di estrarre tossine idrosolubili e allo stesso tempo di cedere ai tessuti Sali minerali in quantità. È un potente rimedio antidolorifico, antinfiammatorio, alcalinizzante e disinfettante sui tessuti, e grazie alla capacità di cedere piccole dosi di energia elettromagnetica, acquisita durante l’esposizione al sole, all’aria e all’acqua, rigenera e risveglia il potenziale energetico fungendo da catalizzatore dei processi biologici.
Tipi di argilla
Le argille attualmente disponibili in commercio e utilizzabili per scopi curativi si suddividono in base al colore. Vediamole qui di seguito.
- Argilla verde: contiene circa il 50% di silice e il 14% di alluminio, possiede un pH leggermente alcalino, elevata Capacità di Scambio Cationico e colore che varia dal verde al grigio in base alla qualità: Montmorillonite, Attapulgite (debole CSC), Illite, Bentonite, Rassoul (impiegata come detergente), Marina antracite, Luvos (colore grigio).
- Argilla bianca: utilizzata prevalentemente in cosmesi, contiene silice per circa il 48%, un’elevata quantità di alluminio (fino al 36% e oltre), ferro in tracce o assente.
- Argilla rossa: ricca di ferro e povera di alluminio.