''La Moda è Letteralmente Arte''
Riflessioni di Vito Giancaspro sulla sua Art To Wear Compilation
Revisionando in modo sintetico le varie espressioni in Arte e Moda, si puo’ semplicemente notare una fusione tra i due concetti, che rafforza in entrambi le possibili differenze e similitudini nella concezione, esecuzione del prodotto, nella funzione di esso ed il significato attribuito.
Dal momento in cui le idee disponibili sia nel mondo dell’arte e nella moda si possono tradurre in svariate forme di espressione ed eventualmente divenire oggetti di vendita usati come merce, una lotta intrinseca esiste in ambedue mondi, tra il valore dell'oggetto stesso e il conseguente ruolo di avversario o di partenariato, che l'Artista e il Profittatore potrebbero assumere in relazione ai diversi casi. Arte e Moda possono essere considerati oggetti di riproduzione multipla, copie o collezioni su ordinazione come unico nel suo genere, personalizzato, o commissionato.
Arte e Moda si possono identificare in produzioni di prestigio, quindi come prodotto di atelier e artigianale; o in arte povera o commerciale, come prodotto di massa eseguito da una fabbrica o da una singola macchina. Il consumatore acquista tali oggetti basandosi sul desiderio, il bisogno, la conformità, lo stato di umore, le tendenze, o per pura espressione individuale.
Tempo fa, una mia collega mi mando’ un link attraverso un sito di social network, raffigurante un Fashionista che ha usato la seguente dichiarazione, "La Moda è Letteralmente Arte" (Titolo originale: “Fashion is Literally Art”) come slogan per la promozione della sua linea di abbigliamento autunno / inverno. Il suo slogan e’ stato diffuso come una "nuova" idea di moda attraverso la particolare collezione esibita per l’occasione, presentandola come un nuovo concetto al solo scopo di promuovere l’immagine del disegnatore di moda falsamente proiettata come avanguardista, piuttosto che un‘affermazione accettata da tempo dai suoi predecessori.
Dal momento in cui l’arte era gia’ intrinseca nella moda piu’ primordiale, durante l’evoluzione dell’uomo e quale moda già considerata arte, suscita molta perplessita' il modo di porre la dichiarazione citata sopra in questo attuale momento. Se un nuovo designer ha la necessità di proclamare un rapporto già instaurato tra arte e moda come una "nuova" invenzione, allora sembrerebbe ragionevole supporre che il designer in questione usa termini ingannevoli al pubblico a cui si riferisce. Questo slogan, usato fuori luogo, allo stesso tempo ha la presunzione di far passare i prodotti gia’ realizzati in passato dal resto dei disegnatori di moda, in secondo piano, perche’ ipoteticamente non associati ad un valore artistico. Se, infatti, la moda è letteralmente arte, allora cosa dire dell'arte? È arte letteralmente moda? o lo e’ solo, quando alcuni designers si appropriano direttamente delle opere e delle idee di altri artisti? I veri artisti sono riconosciuti tali per la loro capacita’ di emissione spontanea di nuove idee, e la loro mente spesso e’ paragonata ad un serbatoio travasante di idee. Quindi, l’uso, l'intenzione e la divulgazione di tali idee non dovrebbero mai essere una novità per l'artista a se stesso, invece un riconoscimento di espressione già concepita.
A perpetuare una tale dichiarazione come dal titolo, e per produrre opere che non rispettano l’ingegnosità ed i diritti d'autore di un artista o designer, indipendentemente dalla produzione stessa, rivela questo particolare Fashionista, un ciarlatano che si nasconde in piena vista dell’audience dietro un velo trasparente, illuminato dai suoi stessi riflettori. Infine, riassumendo il presente articolo, in modo analogo oggi, si potrebbe anche affermare di aver scoperto che un uovo può essere bollito nella stessa acqua in cui sta bollendo. La moda può certamente essere arte, tuttavia, qualsiasi sintesi o ibrido sull’arte e moda deve essere di pura inventiva, invece che mascherata, miscelata, derivante, o trasformata da un'imitazione diluita. Se la moda può essere trasformata in una vera e propria arte, a tal punto da essere considerata di avanguardia, allora deve essere motivo di eccezionale rivelazione, senza precedenti e che trasuda originalità in modo "letterale", piuttosto che una semplice sostituzione.
Vito Giancaspro © 2016
26/07/2016
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