I CENTRI STORICI: ACQUAVIVA DELLE FONTI - 3^ parte
I CENTRI STORICI: ACQUAVIVA DELLE FONTI
3^ parte
Nelle navate laterali, disposte in posizione simmetrica, troviamo le scalinate che conducono alla cripta, dove, oltrepassata la fitta selva di colonne dalle variopinte tarsie marmoree, si possono ammirare i tre splendidi altari barocchi dedicati al SS. Sacramento, alla Vergine di Costantinopoli e a Sant’Eustachio. Il più antico è l’altare del SS. Sacramento, che conserva un paliotto della fine del XVI secolo suddiviso in tre riquadri e mostra al centro l’ostensorio tra due angeli adoranti, e nei laterali un motivo, tutto rinascimentale, di panciuti vasi baccellati con fiori; al centro s’innalza il tabernacolo in forma di tempietto composto da tre ordini sovrapposti e concluso da un elemento a cipolla, tra le colonne e le volute splendidamente cesellate trovano posto graziose figure di geni, con libri aperti su cui possono leggersi motti biblici.
L’altare della Vergine di Costantinopoli, di scuola napoletana, è opera dei maestri argentieri Guariniello, che nel 1708 eseguì il paliotto, e De Blasio, che a metà del XVIII secolo realizzò il ricchissimo postergale rococò, vivacemente animato da putti a tutto tondo che reggono i candelabri e la grande corona introno all’immagine della Vergine. Quello di S. Eustachio, marmoreo, presenta una singolare composizione: infatti, all’immagine del santo posta al centro sono affiancate, su elaborate mensole, quelle dei figli Teofisto e Agapio e della moglie Teofista. L’opera, eseguita dai più famosi marmorai napoletani, è un eccezionale esempio di coralità barocca. Nella sacrestia si conservano un prezioso crocifisso ligneo di scuola francese e una croce argentea a doppia faccia.
Sul fianco destro della chiesa la facciata del Palazzo Vescovile voluto dal Vescovo Falcone nel 1853, di stile neoclassico. Il monumentale Palazzo De Mari; l’ex Palazzo del principe, ora sede del Municipio, è prospiciente la Cattedrale ed è una costruzione barocca della fine XVII e inizi XVIII secolo, frutto di ampliamento e ristrutturazione del Castello Normanno. Il grandioso edificio non ha riscontri nella architettura locale. La sua mole pressochè quadrangolare si articola intorno ad un atrio centrale. Nella facciata, percorsa da un ampio loggiato si apre un imponente ingresso, al di sopra del quale una balconata di ispirazione napoletana. Unica è la successione di maschere apotropaiche sotto il cornicione. La costruzione, edificata in pietra calcarea a bugnato, possiede più di trecento stanze.
22/08/2016
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