I CENTRI STORICI: SANTERAMO IN COLLE - 1^ parte
I CENTRI STORICI: SANTERAMO IN COLLE
1^ parte
Nel vasto scenario della TERRA D’ULIVI, l’itinerario verso Santeramo in Colle, ci porta sulla Murgia, seguendo la direzione che da Bari passa per Bitetto, Sannicandro e Cassano. Lungo il percorso nella piatta uniformità delle campagne fra Bitetto e Sannicandro, anch’esse ricche di uliveti, ci torna alla memoria il gioiello di pietra intarsiato della Cattedrale di Bitetto, come le possenti e pur eleganti mura e portali del Castello di Sannicandro. Quando si viaggia per la Terra di Bari è importante accompagnare lo sguardo sui paesaggi ai ricordi di cose già viste, le più belle naturalmente. Perchè non si comprenderebbe il susseguirsi di linee ondulate ma uniformi nelle vegetazioni, se non riemergessero altri luoghi – chiese castelli palazzi piazze – che con la campagna hanno costruito uno stretto legame, fin dalle loro origini.
Santeramo è già Murgia. Ma una Murgia folta e verdeggiante che annuncia, di là a pochi chilometri, la Lucania. Il nome glielo ha dato Sant’Erasmo di Antiochia, sfuggito e nascosto nelle catacombe della chiesa del Carmine, al tempo delle persecuzioni contro i cristiani. La natura prospera di erbaggi spontanei ha favorito i pascoli ed una agricoltura arborea in cui domina la coltivazione dell’ulivo e della vigna da vino.
La presenza del culto di Sant’Erasmo fu accompagnata, per la salubrità dell’aria e grazie all’altezza del Colle idoneo alla vita monastica, dall’insediamento dei Benedettini. Il centro storico infatti risale al Medioevo e si raccoglie intorno ai resti di un monastero benedettino del XII secolo ed alla chiesa romanica del Carmine, già cattedrale di S. Erasmo, sorta nel corso del 1200. Il Carmine ha subito attraverso varie epoche notevoli cambiamenti che ne hanno alterato la struttura originaria.
02/01/2017
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