PERSONALITA’ - 1^ parte
PERSONALITA’
1^ parte
Parola dai significati molto ampi e diversi fra loro, viene qui intesa come quell’insieme di caratteristiche emotive, caratteriali e comunicative con cui la persona vive e si presenta al mondo. In tal senso la personalità è già di per sè un elemento comunicativo capace di portare nelle relazioni quel di più, o di meno, che a volte si rivela fondamentale.
Le parole della personalità
“Mi hai deluso, sei un uomo senza attributi”, “È rigido, vuole imporre la sua personalità”, “Non riesco a convincerlo, ha un carattere forte…”, “Qualsiasi ambiente frequenti, si fa sempre notare”, “Se ti mostri troppo umile e disponibile, passi per uno senza personalità”, “Sono soverchiata dalla personalità di mio marito”.
Chi viene considerato di forte personalità, nell’immaginario collettivo è una persona che si muove nella realtà con sicurezza e decisione. La postura è di chi ha una buona autostima e sa valorizzarla: il busto eretto, le spalle aperte, la testa “alta”, lo sguardo diretto verso gli interlocutori, il tono della voce mai incerto, la camminata spedita. Tutto ciò trasmette a chi sta intorno la sensazione di un alto livello energetico e di una grande fiducia in se stessi. Al contrario, la cosiddetta personalità debole corrisponde di solito a una postura più chiusa: le spalle ricurve, la testa bassa, tono di voce incerto e movimenti meno decisi, talora lenti.
Questo insieme di aspetti crea in chi si relaziona con li, delle emozioni specifiche e anzi, si può dire che ci sia una “emozione prevalente” che resta anche in assenza del soggetto stesso. La personalità entra in ciò che l’individuo fa e in ciò che dice, arricchendo spesso di sfumature capaci di dare un senso specifico a gesti e parole, in modo talora determinante.
La personalità forte
“Affermare la propria personalità è un concetto che viene spesso frainteso. In molti casi infatti viene equiparato a una determinazione eccessiva nell’asserire se stessi, a un’intransigenza nelle proprie richieste”.
Questa appena descritta è quella che viene definita ingiustamente “personalità forte”, quando in realtà è soprattutto rigida. Forte però è l’effetto che essa può avere sull’interlocutore, non solo quello influenzabile: indurre l’altro a obbedire, condizionarlo nelle scelte, creare intorno a sè un mondo disegnato sui propri bisogni, essere quello che decide…
Anche intelligenze particolarmente spiccate possono subire il fascino autoritario di questi soggetti, ancor più se sono partner o genitori. La vera personalità forte, invece, è quella di chi riesce a esprimersi nelle relazioni in modo autentico – che non vuol dire nevrotico – nel rispetto della permanenza altrui. La forza dunque non risiede solo nella determinazione e nell’assertività ma anche nella capacità plastica di adattarsi, quando è necessario, alle esigenze altrui.
15/01/2017
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