I CENTRI STORICI: SANTERAMO IN COLLE - 2^ parte
I CENTRI STORICI: SANTERAMO IN COLLE
2^ parte
Sul fianco destro conserva infatti due portali databili al XVI secolo. Rinnovata nel 1614 in tutte le sue strutture interne e, nella parte sud anche all’esterno, subì ulteriori modifiche nell’interno nel 1860, quando fu decorata e trattata con stucco lucido a finto marmo, in stile rinascimento. Un provvidenziale intervento della Sopraintendenza la salvò nel 1954 dalla distruzione totale. Dopo la scomparsa del bel campanile con due bifore, costruito nel XIV secolo, è rimasta la cappella dedicata alla Vergine di Costantinopoli, realizzata nel 1526 in segno di gratitudine dei santermani per l’epidemia di peste che aveva imperversato nel 1522.
Presso la chiesa, in via Amenduni della Marra, è il Monastero dei Benedettini, oggi adibito ad abitazione. Nelle vicinanze si può vedere una Torre circolare, interessante esempio di architettura civile, forse dell’XI-XII secolo che attualmente fa parte del Palazzo Colonna. Il loggiato seicentesco, che si innesta sul torrione, è costruito da due ordine sovrapposti, al di là una scala esterna che sale all’ultimo piano, mentre su via Japigia si affaccia l’ottocentesco prospetto neoclassico.
Sempre nel centro storico sorge una bella chiesetta romanica, dedicata a S. Eligio, probabilmente del XIII secolo: interessanti gli affreschi della stessa epoca e l’oratorio del Quattrocento in cui si trova un pregevole presepe monumentale dello scultore santermano Armando Mele. Il settecento ha visto la nascita della chiesa Matrice, costruita nel 1711, ampliata nel 1729 e nel 1741 dedicata a S. Erasmo, vescovo e martire, protettore principale di Santeramo. Sorge sul luogo della cappella della Lama, costruita per accogliere le spoglie del primo feudatario, Buccio Tolomei, e da cui probabilmente provengono gli altorilievi rappresentanti la Madonna con il Bambino, di scuola toscana e due pilastrini con l’Annunciazione di Francesco Laurana, grande sculture del Quattrocento.
15/02/2017
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