SCRITTURA - 1^ parte
SCRITTURA
1^ parte
Dopo i gesti e la voce, la scrittura è la terza forma comunicativa apparsa nella storia dell’uomo. Essa ha permesso non solo l’esposizione pura e semplice dei concetti, ma anche la loro fissazione nel tempo, la raccolta, la trasmissione ai posteri, con la conseguente possibilità di elaborare ulteriormente i contenuti. Negli ultimi decenni la scrittura è diventata la protagonista di fondamentali forme di comunicazione: gli sms, le chat, le mail ecc., caricandosi di ulteriori valenze.
Le parole della scrittura
“Quando scrivo riesco a essere me stesso”, “verba volant, scripta manent”, “sono già due giorni che non mi scrivi”, “ho letto e riletto quello che hai scritto, e proprio non mi va giù”, “quello che ho da dirti preferisco scrivertelo in una lettera”, “se non ti ricordi le cose, scrivile”, “quando sono innamorato scrivo tantissimo”.
La scrittura obbliga il corpo a stare in posizioni particolari, più raccolti e piegati su se stessi, come a richiedere al corpo maggiore concentrazione e raccoglimento. I telefoni cellulari e il computer tuttavia stanno modificando la postura tradizionale. Ci sono molte varianti individuali, per esempio chi cammina per la strada scrivendo sms, chi scrive sul palmare in metropolitana, chi sta ore accovacciato davanti al pc ecc. Comune denominatore è una frequente tendenza ad astrarsi dal contesto per comunicare anche in momenti in cui esso richiederebbe maggiore partecipazione. A evidenza di ciò i frequenti incidenti stradali causati dall’uso del cellulare in auto.
La tecnologia, oggi, consente e induce tutti noi a utilizzare continuamente la scrittura, per comunicare per qualsiasi cosa attraverso tutti i mezzi disponibili. Tramontata la lettera nella sua forma classica, sono nate scritture adatte a nuovi supporti (telefonini e computer). Così, se mentre un tempo si scriveva solo quando era necessario, oggi si scrive anche per le inezie, per puro gioco o per sfizio. Un uso e un abuso di parole che fanno crescere sempre di più la comunicazione in senso quantitativo, ma al contempo sviliscono in molti casi l’importanza delle parole.
14/04/2017
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