PERSONALITA’ - 2^parte
PERSONALITA’
2^ parte
La personalità di un individuo è il suo modo di porsi nella realtà con le sue varie caratteristiche che portano nelle sue azioni e nelle relazioni che intrattiene un’impronta unica, spesso riconciliabile come cifra personale o come modo di essere.
La personalità forte
“Affermare la propria personalità è un concetto che viene spesso frainteso, in molti casi infatti viene equiparato a una determinazione eccessiva nell’asserire se stessi, a un’intransigenza nelle proprie richieste”.
Questa appena descritta è quella che viene definita ingiustamente “personalità forte”, quando in realtà è soprattutto rigida. Forte però è l’effetto che essa può avere sull’interlocutore, non solo quello influenzabile: indurre l’altro a obbedire, condizionarlo nelle scelte, creare intorno a sè un mondo disegnato sui propri bisogni, essere quello che decide…
Anche intelligenze particolarmente spiccate possono subire il fascino autoritario di questi soggetti, ancor più se sono partner o genitori. La vera personalità forte, invece, è quella di chi riesce a esprimersi nelle relazioni in modo autentico – che non vuol dire nevrotico – nel rispetto della presenza altrui. La forza dunque non risiede solo nella determinazione e nell’assertività ma anche nella capacità plastica di adattarsi, quando è necessario, all’ esigenza altrui.
La personalità debole
“Quando l’agire nel mondo non è caratterizzato da un’impronta visibile e peculiare, quando compaiono troppi dubbi e incertezze, quando basta un nonnulla per farsi influenzare o per ripiegarsi sconfitti, si può trattare di scarsa personalità…”
Questo atteggiamento si ritrova anche nella comunicazione verbale sotto forma di toni esitanti, eccesso di intercalare esplicativi (per esempio “cioè, mi spiego, voglio dire, quindi”), ripensamenti e contraddizioni, richieste di conferma, affermazioni in forma di domanda e un atteggiamento corporeo tendente alla chiusura e all’evitamento. Chi sente di non avere personalità non riesce a utilizzare le proprie risorse, di cui spesso è consapevole solo in parte. Ciò rivela un problema di autostima e di scarsa conoscenza di sè, che espone questi soggetti agli umori e al volere proprio di chi si mostra autorevole o autoritario.
Quando ci si relazione con una personalità debole perciò, è facile influenzarla, manipolarla, anche quando non si ha nessuna intenzione di farlo. Le nostre parole, pronunciate con leggerezza, possono avere grande peso per l’altro e segnarlo profondamente. Un frequente malinteso: capita che persone molto comprensive e disponibili – e anche di notevole valore umano e culturale – passino come deboli di personalità agli occhi di chi percepisce il valore altrui sulla base non della qualità umana, ma della durezza di comportamento.
30/04/2018
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