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Caro benzina, gli automobilisti puntano sui distributori no-logo: ma convengono davvero?
Caro benzina, gli automobilisti puntano sui distributori no-logo: ma convengono davvero?
Le stazioni che non appartengono ai grandi marchi della distribuzione, circa 6.500 in tutta Italia, sono spesso scelte dagli automobilisti perchè, grazie all’accorciamento della filiera, permettono di risparmiare. I carburanti, inoltre, sono sottoposti gli stessi controlli delle altre stazioni anche se non offrono carburanti speciali che migliorano il rendimento dell’auto o puliscono il motore.
I prezzi dei carburanti, sono ormai alle stelle: i recenti attriti tra Iran, Stati Uniti e Israele hanno fatto schizzare alle stelle il prezzo del greggio, con l’immediato effetto di far arrivare a livelli esorbitanti il costo della benzina oltre 1,70 euro al litro – e non solo in autostrada, dove è sempre stata più cara – e quello del gasolio, capace di sfondare il muro dell'1,60.
No-logo, non sempre minor prezzo significa qualità inferiore
Una spesa, quella relativa al rifornimento, che diventa sempre pressante per gli automobilisti che, pur di risparmiare qualcosa, ricorrono sempre più spesso ai distributori no-logo. Le cosiddette "pompe bianche", ossia quelle stazioni di servizio che non appartengono ai grandi distributori, sembrano essere l'unico modo per abbassare leggermente la voce di spesa relativa al carburante. Il vantaggio c'è e si vede; queste piccole stazioni, infatti, permettono di risparmiare proprio perchè possono praticare prezzi più bassi accorciando la filiera di distribuzione o comprando direttamente da raffinerie della zona, abbattendo così le spese di trasporto. A prezzi minori, però, non corrisponde una scarsa qualità: anche le pompe no-logo, infatti, sono sottoposte a severi controlli in fase di produzione e distribuzione e lo standard di qualità è uguale per tutti i distributori considerando anche il fatto che questi distributori si approvvigionano negli stessi siti a cui attingono i marchi di benzina più famosi.
Le pompe bianche non sono una novità: esistono, infatti, già da circa venti anni in Italia e si sono via via sviluppate fino a comprendere, ad oggi, una rete che può vantare circa 6.500 impianti sparsi su tutto il territorio nazionale. A differenza dei grandi marchi è molto difficile trovare carburanti speciali che migliorano il rendimento o la pulizia del motore limitandosi ad offrire le classiche miscele benzina e gasolio, ma la qualità è sempre la stessa. Di questi tempi, con i prezzi del carburante arrivati ormai vicini ai massimi storici, i distributori no-logo sembrano essere l'unica alternativa per cercare di ridurre le spese.
di Matteo Vana
Fonte: motori.fanpage.it
27/05/2018
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Rubrica a cura di ''La pratica'' |
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