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SABATO TRA DERBY MOLFETTESE E DERBY D’ITALIA
E’ sabato 3 novembre arrivi al campo petroni di Molfetta e vedi in campo ragazzi che solitamente si frequentano, vanno a scuola insieme, penseresti ad una partita tra amici, invece no… si tratta del delicatissimo derby tra Molfetta Sportiva e Melphicta valevole per la seconda giornata del campionato regionale under 18.
Anche se non ci sono telecamere ovunque, anche se non sono collegati tutti i paesi del mondo, per tensione e importanza il Derby Molfettese può essere paragonato allo storico derby d’Italia che si è giocato alle 20.45 tra Juventus e Inter.
La Molfetta Sportiva si schiera con il solito 4-4-1-1 mentre il Melphicta risponde con un classico 4-4-2, match che parte subito bene per la Molfetta Sportiva che dopo due minuti si rende subito pericoloso con un tiro da 35 metri di capitan Scardigno che colpisce un incredibile traversa.
Nel primo tempo partita molto spezzettata dai fischi arbitrali, giocata soprattutto a centrocampo, partita che potrebbe cambiare con l’espulsione per doppia ammonizione, dell’esterno sinistro del Melphicta, la squadra di mister Annese prova nel finale di tempo a rendersi pericolosa con una punizione dal limite di Scardigno che sfiora il palo.
Sembrerebbe terminare a reti inviolate il primo tempo, ma su una mischia in aria l’arbitro assegna un generoso calcio di rigore per il Melphicta, dopo le lunghe proteste il capitano Murolo sigla il vantaggio e manda le squadre al riposo sul risultato di 1-0
1 a 0 stesso risultato con cui si è concluso il primo tempo di Juve Inter anche allo Juventus Stadium non sono mancate le polemiche per il gol dopo appena 18 secondi, siglato dai bianconeri, viziato da un fuorigioco in partenza di Asamoah, situazione aggravata da Tagliavento incriminato di non aver espulso per doppia ammonizione Lichesteiner.
Al Petroni ricomincia il secondo tempo e la storia non cambia dopo pochi minuti nuovo dubbio calcio di rigore assegnato al Melphicta che decide di cambiare il rigorista ma il risultato non cambia, portiere di nuovo spiazzato e 2-0, mister Annese le prova tutte passando ad uno spregiudicato 3-4-3, la squadra si sbilancia e in contropiede arriva il terzo rigore di giornata, Spadavecchia intuisce ma non ci arriva e siamo sul 3-0.
La Molfetta Sportiva è l’ultima a morire su una punizione da metà campo Lazzaro segna il 3-1 con un bel colpo di testa, sembrerebbe poter riaprire la partita, ma dopo appena 60 secondi il Melphicta sigla il quarto gol, non succede più nulla fino al novantesimo e il finale è 4-1.
Completamente diversa è la situazione che si verifica nel derby d’Italia, dove la juve nella ripresa non riesce più ad esprimere il suo gioco, l’Inter prima riesce a pareggiare con un rigore di Diego Milito poi sempre El Principe sigla la sua doppietta personale, prima che Palacio sigla il definitivo 3-1.
Come per la Juve anche per la Molfetta Sportiva l’arbitraggio non può e non deve essere un’ alibi, la squadra di Mister Conte ha perso dopo 49 partite perchè ha meritato di perdere, l’Inter si è dimostrata più forte e Stramaccioni è stato un grande stratega preparando al meglio la partita e cambiandola con le sostituzioni ; mentre la squadra di Mister Annese continua a pagare l’inesperienza di alcuni ragazzi anche se bisogna dire che bisogna essere più cattivi, sportivamente parlando, in campo.
A cura di Alberto Annese
28/10/2012
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