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Rassegna di Prosa denominata ''FUOCO CENTRALE'' - 1° app. con il pubblico è atteso per sabato 10 novembre (h 21.00) e domenica 11 (h 18.00)
FUOCO CENTRALE, è un titolo preso in prestito da una raccolta poetica dell’attrice-poetessa, Mariangela Gualtieri.
Non è un riverbero, non una proiezione di ombre platoniche , di spelonche poste alle spalle dell’uomo che vuole guardare avanti, niente di tutto ciò. Per noi attori, registi, scenografi, gente “strana” cerebro- performativa, FUOCO CENTRALE è una messa a fuoco, una Messa forse, con i suoi rituali, le parole dette al buio, le alchimie che proteggono l’anima, in questo e da questo Tempo così difficile e così provocatoriamente bruciato.
Nella V^ edizione che abbiamo voluto chiamare OPERA, rimandando all’idea di una costruzione continua in una Babele linguistica ma desiderosa di ordine, abbiamo creduto nella sinergia della Prosa con la Lirica, affiancandoci a professionisti ammirati in tutto il mondo del bel Canto e dell’ottima Direzione Musicale che come noi ha fatto casa a Molfetta : MusicArte.
Il TEATRO DEL CARRO è un luogo di incontri, autofinanziato ed indipendente. Ingredienti semplici ma rigorosi per la difesa delle identità e delle LIBERTΆ DELLE IDEE.
Nel 2013 la compagnia del CARRO DEI COMICI presenterà in prima nazionale e non a caso, un nuovo allestimento: VITA DI GALILEO, di B. Brecht. Non sarà uno spettacolo pedissequo nella rilettura del classico ma un ponte sulle Verità scientifiche (vedi l’accostamento a Lise Meitner) e sulle indagini di Fede.
Auguriamoci il Meglio dalle Cose belle…
SPETTACOLO GIULIETTA E ROMEO
Giulietta e Romeo sono di sicuro i personaggi teatrali più presenti nell’immaginario collettivo dei giovani e non solo. Ma la grandezza di Shakespeare e i temi affrontati in questo capolavoro sono tali e tanti da non poterne ridurre l’intera evoluzione e il suo enorme valore all’essenza dell’amore osteggiato e tormentato.
Giulietta e Romeo è molto di più: è la condanna feroce verso tutto ciò che a dispetto di un presunto orgoglio o amor proprio si rivela essere un’aberrante forma di fanatismo, e come ogni forma di fanatismo diventa anticamera di violenza, guerra, distruzione.
Prendendo spunto dal tema della rivalità si è focalizzato lo sviluppo drammaturgico di questo evergreen shakespeariano sullo sfondo della più grande (e sana) rivalità musicale esistita negli anni ’60: quella tra i Beatles e i Rolling Stones. E saranno le loro musiche immortali e i loro grandi successi ad accompagnare l’intero spettacolo, come colonna sonora o tramite storiche clip proiettate su un grande schermo.
Gli anni’ 60 furono anche gli anni dei Mods & Rockers (fenomeno anglosassone che si diffuse poi ovunque) che diventeranno in questo spettacolo le famiglie Capuleti e Montecchi. Due forme differenti di intendere la vita e l’espressione del disagio giovanile: i rockers ritenevano i mods degli snob, mentre questi ultimi ritenevano i rockers dei bulli ignoranti e cafoni.
In questa scatola scenica i protagonisti saranno proiettati dalla voce di uno speaker radiofonico che assumerà il ruolo del coro, introducendoli sulla scena in una sorta di radiodramma.
Un’ambientazione fresca, giovane e vicina ai nostri tempi, raccontata nella modernità e nella profondità della penna shakespeariana in una commistione multimediale tra teatro, musica, radio e video.
01/11/2012
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