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2° app. con la rubrica ''Yoga e Benessere psicofisico'' curata da Marisa Cavalluzzi - ''La forza debole''

2° app. con la rubrica ''Yoga e Benessere psicofisico'' curata da Marisa Cavalluzzi - ''La forza debole''


“L’ego muore quando la consapevolezza diviene schiacciante”.
di Satyananda Saraswati


Il concetto di forza più diffuso nella storia dell’umanità è quello che richiama la prestanza fisica, intesa come forza primordiale capace di rispondere a un attacco. Questa idea di forza ha attraversato i secoli sopravvivendo alle diverse trasformazioni che l’essere umano ha messo in atto, perchè è collegata all’istinto di sopravvivenza. Si basa sulla capacità di reazione ad un attacco reale o vissuto dal soggetto come tale, che può essere di natura fisica o verbale. Esiste però, un’altra forza collegata alla percezione profonda di sè, ad un sentire che traccia la direzione, che ti orienta nell’esistenza sempre in modo chiaro ed è legata alla dimensione spirituale.
Un sentire che trascende i piani dell’intelletto, che agisce nel mondo con potenza e determinazione in armonia con se stessi e gli altri. Quando il soggetto è connesso con la parte più profonda di se stesso ed ha preso coscienza e consapevolezza dei suoi Samskara (impressioni inconsce), la percezione che sviluppa delle relazioni umane è assolutamente diversa.
Il soggetto diviene consapevole dei suoi limiti; è cosciente che la sua percezione è influenzata dalle impressioni contenute nell’inconscio e dai suoi stati emotivi. Emerge così un nuovo modo di essere, nuovo tipo di consapevolezza capace di relativizzare l’agire umano e le convinzioni personali in quanto influenzate dalle impressioni inconsce. L’ego perde forza e si relativizza, divenendo consapevole che ogni soggetto sta cercando di divenire migliore.
Il senso del limite che si sviluppa aiuta il soggetto a non assolutizzare e giudicare a non prendere decisioni sull’onda della rabbia e dell’impulso. Si comprende che noi come gli altri esseri siamo soggetti in evoluzione influenzati da forze inconsce.
La presa di coscenza di tali meccanismi aiuta il soggetto a perdonare, ed a divenire compassionevole.
La strada per la realizzazione di se stessi nella metodologia yoga codificata da Satyananda passa anche attraverso questo processo.
Grazie per l'attenzione e arrivederci al prossimo appuntamento.


05/12/2012
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