3° app. con la rubrica ''Naturopatia e Iridologia'' a cura del dott. Natalino Petti: ''La malattia secondo la visione psicosomatica - parte 2''
La malattia secondo la visione psicosomatica - PARTE 2
Vorrei adesso spiegare come io ritengo insorga una malattia. Ho già esposto delle nozioni sulla tridimensionalità dell’essere umano e prenderò come esempio lo schema in fig. 1 per spiegare come e perchè un uomo possa somatizzare una patologia. Nello schema in fig. 1 sono disegnati tre cerchi uno viola, uno verde e l’ultimo giallo; il primo rappresenta il mondo spirituale, il secondo il mondo psicologico ed il terzo il mondo fisico materiale; in tutti e tre i cerchi vi sono riportati dei cerchietti più piccoli neri che indicano la malattia. Il cerchietto nero disegnato sul cerchio giallo non è altro che la proiezione dei cerchietto nero disegnato in quello verde, cosi come la malattia fisica non è altro che la proiezione (somatizzazione) di una problematica psicologica. In questa circostanza possiamo dire che la malattia fisica rappresenta l’effetto e quella psichica ne è la causa; se esaminiamo il cerchietto sulla sfera verde, risulta essere la proiezione di quello sulla sfera viola, in questo caso possiamo dire che qualsiasi problematica psicologica origina da un movente spirituale; ora il pallino nero sulla sfera viola risulta essere la causa di un effetto rappresentato dal pallino disegnato sulla sfera verde.
Come evidenziato sul disegno, la mente risulta a essere una lente che proietta le esigenze inconsce, ma, come tutte le lenti in fase di proiezione, le ribalta, per questo è cosi difficile leggere le esigenze spirituali inconsce.
La psicologia assume, dunque, un ruolo importantissimo in tutte le malattie sia per il modo in cui insorgono, sia per la loro cura; a mio avviso, tutte le malattie cosi come insorgono possono scomparire, basta risolvere il non facile compito di capirne il significato spirituale e correggere le decisioni prese inconsciamente che hanno permesso alla psiche di somatizzare la malattia in questione. Questo è più complesso di quanto si possa immaginare, ma analizzando ancora la figura, passiamo vedere che la psiche è l’unica istanza che gioca due ruoli, prima di effetto poi di causa, poichè finge da mediatrice tra il movente spirituale e le azioni che il nostro fisico mette in atto per realizzarle. Talvolta, a causa di un forte super-io o di difficoltà nell’autorealizzazione a causa di modelli stereotipici e standardizzati che la società ci impone, l’Io può prendere il dominio ed imporci strade diverse da quelle che noi dovremmo percorrere per la profonda soddisfazione del “Se”.
Da queste affermazioni emerge chiaramente che “qualsiasi evento stressante che è in grado di sviluppare una malattia nasce da un conflitto d’interessi fra Sè ed Io, fortemente condizionato dal super-io”, risulta, dunque, necessario considerare l’essere umano dai tre punti di vista per scoprire le motivazioni ed affrontare “in toto” le problematiche che lo hanno condotto alla malattia. Affrontare la malattia solo dal punto di vista fisico materiale permette di curare il sintomo e quindi l’effetto e non la causa di una malattia che si ripresenterà sicuramente dopo un certo periodo o sotto la stessa forma, o sotto un’altra forma sicuramente piè grave.
Nella frase finale del paragrafo precedente ho preso in considerazione tre concetti che fanno capo a tre sistemi che compongono a mio avviso tutte le cose, e quindi anche l’uomo; e si rappresentano in esso con il corrispettivo ENERGETICO, il corrispettivo PSICHICO, e quello FISICO.
Questi sono i tre archetipi che originando dal principio primo (UNO), creano tutte le cose.
Nell’ uomo si rappresentano con i tre aspetti sopraccitati, ma possono assumere infiniti aspetti in base al sistema in cui si rappresentano (gassoso, solido, liquido, oppure vapore, acqua, ghiaccio).
La cosa importante è capire che l’essere umano va compreso nella sua globalità e quindi in questi tre aspetti.
Nella figura sono rappresentate le dimensioni che compongono in toto la materia relativa all’essere umano, nel senso che noi possediamo un aspetto fisico, un aspetto psichico ed un aspetto energetico.
Ma questi non sono altro che i tre aspetti di ogni cosa esistente in natura, i tre archetipi della Materia, infatti qualsiasi sostanza potrebbe rappresentarsi nel suo stato solido, liquido o gassoso; per esempio l’H2O, si manifesta con il ghiaccio nel suo stato solido, con l’acqua nella sua manifestazione liquida, e con il vapore nel suo contesto gassoso.
Ora, la scienza ci insegna che la caratteristica di un gas è quella di avere delle particelle che si muovono nello spazio a velocità molto elevate, le particelle che compongono un liquido si muovono a velocità media, mentre quelle che compongono un corpo solido saranno ancora più lente. Questo è il motivo per cui la nostra attenzione non può carpire molte sfumature del mondo psichico e moltissime del mondo energetico; è una questione di velocità.
Ma le leggi della materia ci dicono che la perpetua correlazione fra questi tre archetipi e l’interrelazione costante fra di essi, fa si che l’uno possa trasformarsi nell’altro e viceversa, avremo cosi che una parte del mondo energetico (E) si trasforma in mondo psichico (P), come il vapore (V) si trasforma in acqua (A), e che una parte mondo psichico (P) si trasforma in solido (S) così come l’acqua (A) si trasforma in ghiaccio (G), e viceversa; naturalmente a determinate condizioni ambientali (tempo, velocità delle particelle, e calore).
Una legge della chimica dice “nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”, a confermare tutto ciò che ho detto fin ora.
Continueremo a parlarne nella prossima puntata.
Grazie per l'attenzione.
06/01/2013
|