4° app. con lo psicologo Pino Fiore - ''Parte 1 - ESSERE VINCENTI: metodi e tecniche per conoscersi e valorizzarsi''
PARTE 1 - ESSERE VINCENTI: metodi e tecniche per conoscersi e valorizzare il proprio potenziale per il successo.
La società attuale sta vivendo un periodo nel quale nascono e si intrecciano esigenze e problematiche diverse, spesso tra loro contrastanti e, forse, già latenti da tempo. Oggi, per concomitanza di molti fattori, esse hanno trovato la possibilità di manifestarsi più apertamente; l’attuale evoluzione dei valori politici, economici, sociali su cui poggia il modello di vita ne è la risultante. Un contesto del genere richiede, da parte dei soggetti sociali, una grande elasticità di decisioni e azioni, che consenta loro di agire in maniera dinamica in relazione alle diverse esigenze tecniche e sociali.
Chi ha la responsabilità di gestire deve pensare soprattutto a fare bene/a fare sempre meglio, ossia ad eseguire quello che ha sempre fatto: progettare, produrre, distribuire, vendere, in un contesto socio-economico in espansione con la massima efficienza in termini di tempi, di contenuti e di programmi.
Prendere decisioni giuste è sempre stato, e sempre sarà, l’obiettivo principale di quanti operano attivamente. Non si può, però, dissociare il problema della decisione da quello della previsione e della valutazione degli elementi che vi concorrono.
Chi ha particolari responsabilità deve saper cogliere il fenomeno del cambiamento in modo integrale e nel tempo giusto. Infatti fa parte del loro “mestiere” avere nei confronti del cambiamento, un atteggiamento particolare, che non è patrimonio di tutti. È in questi casi che la personalità si manifesta e nel contempo si arricchisce.
In relazione al cambiamento si assiste ,in genere, a due tendenze:
- Quella di chi si adegua alle variazioni di vita;
- Quella contraria, di chi si oppone alla realtà.
La prima tendenza, se esasperata, contiene il rischio di un adeguamento passivo ai nuovi modelli propostici. Mancando qualsiasi atteggiamento critico, il futuro viene vissuto secondo temi già dati; in realtà il futuro deve essere ancora tutto inventato con la nostra partecipazione.
La seconda tendenza contiene elementi nostalgici che si devono rifiutare. Il passato è certamente fonte di conoscenza, ma non quando viene ridotto e semplificato.
Chi ha un ruolo di responsabilità non può limitarsi a scegliere tra l’uno o l’altro di questi atteggiamenti, ma ciascuno, nel proprio ambito di attività, deve impegnarsi a proteggere, promuovere e gestire il cambiamento.
Lo svolgimento di questo compito caratteristico è possibile solo sulla base di dati certi, di informazioni attendibili, di analisi rigorose, e attraverso l’adozione di atteggiamenti difendibili e di scelte meditate.
07/01/2013
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