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6° app. con la rubrica curata dall'ASM Molfetta:''Rifiuti - nel 2013 non costeranno più di prima alle famiglie''
Rifiuti: nel 2013 non costeranno più di prima alle famiglie. Con la Tares si pagano anche vigili, illuminazione, verde e strade.
È priva di fondamento la “notizia” secondo la quale “i rifiuti ci costano più dell’IMU perchè con l’entrata in vigore, dall’inizio dell’anno, della nuova tassa comunale, la Tares, la spesa media delle famiglie aumenterà di 80 euro rispetto all’attuale tassa/tariffa per la gestione dei rifiuti.
In realtà, per il servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura non sarà chiesto ai cittadini nella in più rispetto al 2012, mentre saranno semmai le imprese che gestiscono il ciclo integrato dei rifiuti urbani a doversi accollare alcuni oneri supplementari.
Del resto, la Tares (Tariffa rifiuti e servizi), che è entrata in vigore a gennaio ma la cui scadenza della prima rata sarà ad aprile, sostituisce sì la vecchia tassa/tariffa per la gestione dei rifiuti, ma finanzia anche una serie di altre “voci” dei bilanci comunali (i cosiddetti “servizi indivisibili”) che con i rifiuti nulla hanno a che fare: dagli stipendi e dai mezzi dei vigili urbani alla manutenzione delle strade, dall’illuminazione pubblica alla manutenzione di parchi e giardini, tutti i servizi che gli enti locali non potranno più coprire con i trasferimenti dallo Stato, ma dovranno essere pagati direttamente dai cittadini.
In ogni caso, una famiglia di quattro persone pagherebbe mediamente 305 euro l’anno, cioè 76 euro a testa, pari a 21 centesimi al giorno, per ricevere i servizi d’igiene ambientale, raccolta differenziata, riciclo, trasporto, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani oltre alla manutenzione delle strade e del verde, all’illuminazione pubblica e ad altri servizi locali. Per la pulizia, la salubrità e la sicurezza delle città 21 centesimi a testa al giorno non possono certo essere considerati una cifra insostenibile, soprattutto se rapportata a quelle ben superiori di altri Paesi europei.
Fonte: Federambiente.
29/01/2013
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