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4° app. con la rubrica a cura della Globeco: ''Superare la crisi salvando l'ambiente''
SUPERARE LA CRISI SALVANDO L’AMBIENTE.
Separare i rifiuti nel momento in cui vengono prodotti consente alle aziende di abbassare i costi di smaltimento. Loredana Lezoche spiega perchè è importante sensibilizzare i giovani su questi temi.
Di Valeria Garuti
Anche il settore dei rifiuti, come molti altri, subisce gli effetti dell’attuale congiuntura economica che sta caratterizzando il nostro Paese. Ad un calo della produzione si abbina infatti un calo dei consumi, con conseguente diminuzione dei rifiuti.
L’azienda barese di raccolta e trattamento di rifiuti speciali Globeco resta sul mercato attuando un sistema che permette di ottenere ricavi e, allo stesso tempo, di rispettare l’ambiente. “Abbiamo proposto alle aziende – spiega Loredana Lezoche, direttore commerciale di Globeco – di separare il rifiuto quando lo producono. Ciò comporta un risparmio dei costi di smaltimento sia per l’azienda sia per la nostra società”.
Fattore decisivo del vostro sviluppo economico è l’inserimento in una filiera particolare: il rifiuto tecnologico. Oggi sono molte le aziende italiane che necessitano di smaltire questo genere di rifiuti. A livello economico che cosa rappresenta questo aspetto?
“Siamo una delle prime realtà in Italia che si è interessata allo smaltimento del rifiuto tecnologico e negli anni abbiamo acquisito una grande conoscenza di questo settore. Siamo quindi in grado di evitare la frantumazione, concentrandoci in particolar modo sul disassemblaggio manuale del materiale, al fine di ricavare materia prima. Questa nostra peculiarità ci permette di operare su tutto il territorio nazionale”.
In che modo vi impegnate relativamente alla sensibilizzazione culturale nei confronti della filiera di cui voi fate parte?
“Da sempre offriamo consulenza sulla normativa inerente allo smaltimento dei rifiuti. In particolare, la sensibilizzazione dei giovani è un aspetto fondamentale del mio lavoro. Se il singolo soggetto contribuisce in prima persona alla separazione dei rifiuti, in futuro sarà possibile migliorare la nostra esistenza e quella delle generazioni future”.
Dove si concentreranno e su quali presupposti avverranno i prossimi investimenti da parte della Globeco?
“Nonostante alcuni problemi di liquidità dovuti alle dilazioni dei pagamenti da parte dei clienti, abbiamo ottima credibilità a livello bancario. Stiamo investendo in un impianto del valore di 1,5 milioni di euro, che consentirà di smaltire in Italia quei rifiuti inquinanti che ancora oggi, troppo spesso, vengono esportati illegalmente fuori dal confine italiano. Inoltre i materiali che questo impianto riciclerà, saranno materia prima e seconda pronta ad essere riutilizzata sullo stesso mercato italiano”.
Quanto è diffusa la cultura della legalità in materia di riciclo di rifiuto? Quanto è grave la situazione con cui lei si confronta?
“Fino a pochi anni fa circa il 90% delle aziende esportava illegalmente rifiuti inquinanti. Questo accadeva principalmente perchè la cultura dello smaltimento era ancora molto carente. Oggi, nonostante esista una normativa precisa che regola lo smaltimento dei rifiuti, è ancora difficile istruire gli imprenditori che hanno adottato determinati comportamenti per lunghi periodi di tempo. Vero è che il settore in cui opera Globeco presenta infiltrazioni di ogni genere che contribuiscono a lasciare invariate la situazione. Ciò nonostante credo che una migliore sensibilizzazione al tema dello smaltimento sin dall’infanzia potrebbe contribuire a migliorare la situazione attuale”.
17/01/2013
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