Carissimi, L’ultimo argomento di carattere “generale”, “formativo” riguarda il
rapporto con i calciatori, ove si creano le basi per una ottima “direzione arbitrale”.
Il primo rapporto diretto, avviene, prima della gara, nello spogliatoio dell’arbitro o in
quello delle singole squadre nella fase dall’identificazione di coloro che
parteciperanno alla “gara”. Come in tutti i “nuovi incontri” le parti dedicano una
particolare attenzione alle caratteristiche umane dell’interlocutore al fine di
orientare i propri comportamenti finalizzati al proprio “tornaconto”. Dette
informazioni sono recepite sia dalle parole che vengono pronunciate che dai
comportamenti fisici, gestualità.
Per l’arbitro è fondamentale tale prima comunicazione al fine di ulteriormente
verificare sul terreno di giuoco le caratteristiche tecnico agonistiche di ogni singolo
calciatore per valutare in modo adeguato i comportamenti di ciascuno e poter
meglio orientare i Suoi comportamenti “tecnici” onde guidare, o meglio prevenire
potenziali “eccessi”. E’ indubbio che un maggior impegno e relativi riscontri positivi
si otterranno quanto più corrette saranno le Sue percezioni “caratteriali” e tecnico
agonistiche di ogni singolo calciatore. Altrettanto importante ed efficaci risulteranno
i Suoi interventi, tecnici e disciplinari, ch’Egli sanzionerà, in funzione dei Suoi
“comportamenti” ( dispotico, accomodante, coerente ed opportuno) ch’Egli
trasmetterà non solo con le decisioni ma anche con la Sua gestualità. Sarà più
efficace quanto più è composta offrendo così l’immagine dell’uomo sereno e
consapevole dalla opportunità dei Suoi interventi sia tecnici che disciplinari. Tecnici
ogni volta che vi sia una violazione delle norme regolamentari, disciplinari ogni volta
ci saranno “eccessi” comportamentali. Sia nel primo caso che nel secondo saranno
oggetto di approfondimenti quando esamineremo i dettami regolamentari che mi
propongo iniziare la prossima volta.

21/01/2013