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4° app. con la rubrica di Naturopatia a cura del dott. Petti: ''La malattia secondo la visione psicosomatica - parte 3''

4° app. con la rubrica di Naturopatia a cura del dott. Petti: ''La malattia secondo la visione psicosomatica - parte 3''


Riassumendo:
E=P come V=A P=F come A=G
F=P come G=A P=E come A=V

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Questo comporta che una qualsiasi energia, non affine o causa di eventi indesiderati, che si accumula nel mondo energetico ha il potenziale di psichicizzarsi (passatemi il termine!) e solidificarsi, ne deriva che energie inespresse possono creare una malattia.
Questo ce lo dimostra Einstein con la sua teoria della relatività, E= m x c² dove (E) è l’energia e quindi il mondo energetico, (m) è la massa, che misura i corpi e quindi il mondo solido, e (c²) è l’accelerazione al quadrato, che rappresenta l’unica mutante che cambia la formula dei tre mondi, e cioè la psiche.
Infatti in tutti i paragoni fatti è sempre la rappresentazione centrale che può modificare la formula; es: il solido è solido e basta, il gassoso è gassoso e basta, ma il liquido può assumere molte sfumature (più denso meno denso, più viscoso meno viscoso), un altro esempio, il corpo è solido e questo è solo solido, l’energetico è tutto ciò che del nostro corpo non vediamo, il calore il magnetismo, che restano sempre energetici, ma la psiche può essere più materialista e cioè versata all’aspetto solido-fisico della vita, oppure può essere più spirituale e quindi più versata verso l’aspetto energetico. In questo caso la psiche è la mutante che cambia la formula.
Ne deriva:
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E = m c² ; questa formula ci indica che un’energia che ovviamente vive nel mondo energetico, può solidificare nel mondo fisico.
Poniamo in esempio che delle situazioni avverse abbiano la capacità di creare delle energie che si accumuleranno nel mondo E, e come sappiamo nel mondo E la velocità delle particelle è altissima, il tempo è una forma di attrito, e come tutte le forme di attrito tende a rallentare. Rallentare significa ridurre la velocità, e quindi inevitabilmente finire ad una velocità media tipica del mondo P, e quindi questa energia psichicizza, sistema per cui molte volte ci sentiamo nervosi e tesi senza saperne neanche il motivo. Ma il tempo continua a passare, ed inevitabilmente la velocità si riduce al minimo possibile nella formula e cioè (1²); questo significa che abbiamo reso solida tutta l’energia, e cioè:
E=m c²
Se E fosse uguale a 100 e non avessimo nessuna solidificazione relativa all’argomento, avremmo:
E=m x c² -> 100= 0 x Velocità altissima
Al ridursi della velocità per regola matematica aumenterà la massa e quindi la solidificazione, ed una energia solidifica nel corpo; questo è il sistema con cui insorge una malattia.
Vediamo:
E=m x c² -> 100= 1 x 10² se la velocità inizia a ridursi 100= 4 x 5² poi 100= 25 x 2² fino al massimo della solidificazione e quindi della somatizzazione, 100= 100 x 1² .
Un’energia si è solidificata totalmente, l’energia potenziale si è trasformata totalmente in energia cinetica, tutto il potenziale motivazionale che vive in E si è somatizzato in F con una malattia; tutto ciò a confermare la fig. 1.
Naturalmente l’organo colpito rappresenta le motivazioni che hanno condotto all’accumulo di energia.
“Ogni patologia insorge per una turba di tipo morale e si manifesta, con una falla, nell’organo connesso con tale turba”.
Ma adesso è il momento di spiegare cosa può generare un accumulo di E nel corpo che è in grado di farci ammalare, ed introduciamo il termine di STRESS.
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Lo stress che viene generato da un accumulo di energie derivanti da shock o situazioni non congeniali, frustranti ed identificate come negative, causa una serie di reazioni che possono generare disfunzioni nei sistemi psichico-nervoso-endocrino-immunologico (PNEI), fra di essi direttamente collegati.
E’ chiaro che qualsiasi evento stressante in grado di sviluppare una malattia nasce da un conflitto d’interessi fra Sè ed Io, fortemente condizionato dal Super-io; risulta, dunque, necessario considerare l’essere umano dai tre punti di vista per scoprire le motivazioni ed affrontare “in toto” le problematiche che lo hanno condotto alla malattia stessa.
Nella figura vediamo come lo stress può convogliare le sue energie o sul fisico o sullo psichico, e maggiore è l’energia in gioco e più a fondo nella cronicità potrà indirizzarsi.


27/01/2013
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