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5° app. con la rubrica ''Benessere della vista e valore aggiunto degli occhiali'': ''Presbiti, quando e perchè''
Presbiti, quando e perchè
La presbiopia è un fenomeno fisiologico che avviene in noi tutti con l’avanzare dell’età e si manifesta con l’impossibilità di mettere a fuoco gli oggetti posti a distanza ravvicinata; causando quindi disagi sia nel lavoro che nello studio dato che il presbite è portato ad allontanare da sè l’oggetto osservato.
Cerchiamo ora di capire cosa accade nell’occhio affetto da presbiopia.
Anche se ciò apparentemente può sembrare strano, il nucleo del cristallino (struttura a forma di lente biconvessa trasparente posta nella parte anteriore dell’occhio con funzioni di accomodamento dell’immagine) incomincia ad invecchiare già da pochi anni dopo la nascita continuando, in modo ininterrotto, fino a quando intorno ai quarant’anni perde la capacità di modificare la sua curvatura e di far vedere nitido da vicino.
Tale processo di invecchiamento non avviene sempre allo stesso modo in entrambi gli occhi del paziente e per questo è necessaria talvolta una diversa correzione idonea a ciascun occhio. Per questo motivo l’uso di occhiali premontati (la cui distribuzione è stata concessa anche alle farmacie) può essere deludente o provocare peggioramenti del difetto visivo.
Sono comuni i casi di presbiti che accusano problemi anche per ciò che riguarda la visione da lontano. Per questi il campo dell’ottica presenta diverse soluzioni; cerchiamo di elencarne alcune.
Si potrebbero utilizzare delle lenti a contatto per la visione da lontano con l’aggiunta di un paio di occhiali per poter mettere a fuoco gli oggetti posti a distanze ravvicinate. Questa è una delle soluzioni più efficaci e funzionali, da preferire tutte le volte che le condizioni lo consentano.
In casi particolari potrebbe ovviare con delle lenti a contatto progressive, capaci cioè di ripristinare completamente le capacità visive del soggetto.
Servirsi di un paio di occhiali da lontano, uno da vicino e all’occorrenza uno per la media distanza è evidentemente la soluzione meno funzionale perchè costringe ad un continuo e fastidioso cambio di occhiali, ma è anche svantaggiosa da un punto di vista economico.
E invece la soluzione più economica, più funzionale e adatta per risolvere anche i casi più complicati, quella dell’utilizzo di un solo paio di occhiali, le così dette lenti “progressive”, realizzabili anche con materiale fotocromatico. L’eventuale uso di tale materiale, cioè di lenti che diventano scure se esposte a molta luce, ci libera anche dalla necessità di ulteriori occhiali da sole.
Inutile dire che queste lenti sono la soluzione migliore per risolvere problemi di lontananza e vicinanza, ma non sono consigliabili a tutti i pazienti.
È compito quindi dell’ottico, dal quale ci si rivolge, capire quali sono i casi in cui tali lenti sono adatte e quali quelli in cui l’utilizzo non è consigliabile.
Non adattiamoci quindi alla prima soluzione che ci viene proposta, ma valutiamo, aiutati dall’ottico, tutti i pro e i contro di determinati occhiali. È giusto riservare ai nostri occhi l’importanza che meritano.
A cura dell’ottico Cassano Michele
Via XX settembre39, Molfetta (Bari)
Tel. 0803345085
01/02/2013
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