Scheda indirizzo
ARCO CATECOMBE
CATACOMBE Rione la cui urbanizzazione prese avvio il 16 maggio del 1723. In pari data la nobildonna Isabella Chiara Lepore, moglie di Josepho de Luca, ratificò un alberano (= contratto privato) del 17 ottobre 1722 mediante il quale aveva ceduto ai maestri fabbricatori Josepho e Corrado Visaggio, Paolo Valentino, Antonio Francone, Jacobo Spadavecchia, Mauro Sergio Sciancalepore, Francisco Tridente, Gennaro Cozzoli e Marco Matera, parte del suo giardino, situato dietro il Palazzo di Bovio, che si estendeva da Via Domenico Picca (già Strada Piscina Comune) sino a Vico 1° e Vico 2° Poli (già Strada Martiri delle Catecombe indi Strada Poli). Nel 1738 l’agglomerato di case edificate era già identificato dalla dizione (al)le case nuove delle Catacombe, con un asse viario principale detto via delli Muratori, poi via Catacombe. Le prime case risultano essere state costruite già nel dicembre del 1723 (Via Catecombe, civici nn. 19 – 23) e nel 1725 (Vico 1° Poli, civico n. 16). Il toponimo è connesso al fatto che queste nuove costruzioni erano caratterizzate da una elevata presenza di sotterranei (= stanze buie, stanze basse costruite al di sotto del livello stradale) donde per analogia catacomba (= luogo sotterraneo, grotta). ARCO CATECOMBE: inizia da Via Catecombe, all’altezza dei nn. 11 – 14, e termina a fondo chiuso. Dal n. 1 al n. 3 e dal n. 2 al n. 10.
Posizione sulla mappa |
E2
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