Stadio Paolo Poli
Strutture sportive
VIA CADUTI DI NASSIRIYA
Lo Stadio Comunale Paolo Poli, in cui gareggia la squadra cittadina della Molfetta Sportiva, fu completato nel 1923 sul suolo della vetreria del padre di Paolo Poli; la struttura è intitolata a quest'ultimo, eroicamente scomparso durante il primo conflitto mondiale.
Nel 1953 fu realizzata e inaugurata la tribuna dello stadio con solenne celebrazione di monsignor Achille Salvucci e di Giosuè Poli, fratello di Paolo.
Nell'estate del 1994 fu anche realizzato un nuovo e moderno impianto di illuminazione (inaugurato in un incontro con l'andriese Fidelis Andria) che diede lustro allo storico stadio.
L'impianto, di forma ovoidale in quanto comprende, all'esterno del campo di calcio vero e proprio, una pista di atletica, è munito di una grossa gradinata, del settore dedicato ai tifosi delle squadre ospiti e di un'ampia tribuna.
All'interno del suo ampio recinto delimitato da un'alta muratura in tufo trovano spazio anche gli impianti gestiti dal locale circolo del Tennis, il Tennis Club Molfetta, consistenti in due campi in terra rossa, spogliatoi e una modesta struttura a gradinata.
Lo stadio ha solo la tribuna e la gradinata non ci sono curve. Non è possibile stabilire con certezza la capienza (circa 6000 posti) poichè in nessuno dei due settori ci sono i seggiolini, secondo alcuni, quando il Molfetta militava in C2 lo stadio ha contenuto,nelle partite di cartello, anche 7000 e più spettatori.
Lo stadio è rimasto sempre uguale dalla sua costruzione, tranne la tribuna.
Quando il Molfetta militava in C2 si parlò di un progetto per portare la capienza a 10.000 posti, qualora rimanesse a giocare nelle categorie professionistiche, ma non se ne fece nulla perchè il Molfetta retrocesse 2 volte consecutivamente ritornando nei meandri del calcio dilettantistico; categorie dalle quali non è più uscita.
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CENNI STORICI |
VIA CADUTI DI NASSIRIYA
CADUTI DI NASSIRIYA
Il 12 novembre 2003, alle ore 10, 40 circa locali, corrispondenti alle 08.40 in Italia, nella città di Nassiriya (Iraq), presso la Base “Maestrale”, dove aveva sede il personale dell’Unità di manovra del Reggimento Carabinieri della Multinational Specialised Unit (MSU) facente parte della missione italiana “Antica Babilonia”, un automezzo, seguito da un auto blindata, si è avvicinato ad alta velocità all’ingresso della base, facendo fuoco contro i militari della postazione di guardia, che hanno risposto al fuoco con le armi in dotazione. L’automezzo proseguiva la corsa e, dopo aver colliso con i dispositivi di protezione è esploso. L’onda d’urto ha investito in pieno il corpo di guardia e l’edificio retrostante. Nell’attentato muoiono 19 italiani (15 carabinieri, 2 militari dell’Esercito e 2 civili): Capitano Massimiliano FICUCIELLO, Sottotenente Giovanni CAVALLARO (47 anni, di Nizza Monferrato), Sottotenente Enzo FREGOSI (56 anni di Livorno), Sottotenente Filippo MERLINO (40 anni, di Sant’Arcangelo – Potenza), Sottotenente Alfonso TRINCONE (44 anni, di Pozzuoli – Napoli, Maresciallo Aiutante UPS Massimiliano BRUNO (di Civitavecchia). Maresciallo Aiutante UPS Alfio Ragazzi (39 anni, di Messina), Maresciallo Capo Daniele GHIONE (30 anni, di Finale Ligure), Maresciallo Capo Silvio OLLA (32 anni, di Isola di Sant’Antioco – Cagliari), Brigadiere Giuseppe COLETTA (38 anni, di Avola), Brigadiere (Ivan GHITTI (30 anni, di Milano), Vice Brigadiere Domenico INTRAVAIA (46 anni, di Monreale – Palermo), Appuntato Horatio MAIORANA (29 anni, di Catania), Appuntata Andrea FILIPPA (33 anni), Caporal Maggiore Capo Scelto Emanuele FERRARO, 1° Caporal Maggiore Alessandro CARRISI (22 anni), Caporal Maggiore Pietro PETRUCCI, Dottor Stefano ROLLA, Signor Marco BECI. VIA CADUTI DI NASSIRIYA: inizia da Via Giovinazzo e termina a Viale 25 Aprile. |
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