Confraternita
La confraternita in onore di Maria SS. di Loreto nasce a Molfetta intorno al 1616 come Pia adunanza di confratelli che svolgevano opere di misericordia spirituale e materiale seguendo quindi la devozione alla Vergine Maria diffusasi in tutta Italia ed in particolar modo nella nostra regione. La nascita della congrega è anche concomitante alla costruzione di una chiesa intitolata alla alla Vergine Lauretana sempre nel 1616. Tale costruzione si deve alla volontà del Sig. Giovanni Battista Bovio, padre di Mons. Bovio, allora Vescovo della città. Lo storico Salvemii scrive quanto segue: “ la chiesa di S. Maria di Loreto era nel borgo cella città, propriamente all’angolo che conduce alla via Capuccini. Venne edificata da Giovanni Battista Bovio di Novara, padre del nostro Mons. Bovio, il quale pose sulla porta della cappella l’arma gentilizia della sua famiglia e la seguente iscrizione: “ Deiparae Virgini Lauretane Joannes Baptista Bovius Novariensis/ Filium Joannem Antonium Episcopum Melphicten / Secutus Aedes a fundamentis erexit / Hortos cisternas fodit viam ampliavit / Ecclesiam hanc extruxit dotavit / ut pro se suisque amicisque sacrum fiat / A. D. MDCXVI Aetatis suae LXXVI”.
Francesco Lombardo invece riporta la data di costruzione della Chiesa della Madonna di Loreto al MDCXIX. La stessa data e riportata da Michele Romano sul suo “Saggio su Molfetta”. L’atmosfera mariana in casa Bovio era grande. L’epigrafe dettata dal Vescovo Bovio esprime profonda commozione per il fratello Natale Clemente che si dedicò giorno e notte al culto della Vergine: egli lo ricorda misticamente “Servo di Dio”. Il Romano scrivendo sulle cappelle della città, localizza la chiesa di S. Maria di Loreto “verso la strada de’ Cappuccini” . A noi sembra che, seguendo il Salvemini e il Romano, la chiesa di S. Maria di Loreto sia poco distante dalla chiesa di S. Tersa costruita il 1835 e demolita più tardi per costruire l’attuale.
Fu quindi la devozione a Maria a far nascere nella nostra città una confraternita dal Titolo Madonna di Loreto. La fede del popolo trovò quindi nel movimento lauretano motivi religiosi, liturgici e paraliturcigi, spirituali e caritativi.
Sembra logico dire che la prima sede fu la chiesa della Madonna di Loreto, alquanto difficile da risolvere è invece il problema della data di erezione, in quanto sappiamo che inizialmente si trattava di una Pia Adunanza che poi divenne confraternita. Nello statuto e regolamento approvato dall’assemblea dei soci in seduta straordinaria il giorno 8 ottobre 1967, e dalla Curia Vescovile in data 10 dicembre dello stesso anno è detto che la Confraternita di Maria SS. di Loreto fu fondata il 28 luglio 1963, ma subito viene proposto l’anno 1638, in quanto a quest’anno non sappiamo su quali dati si poggia. Seguendo invece la “copia conforme alle Regole Originali che si conservano dal priore della Congrega di Loreto Pietro Pastore” vi si legge che “la Confraternita della SS.ma Vergine di S. Maria di Loreto” fu eretta e fondata “dentro la chiesa dei RR. PP. Conventuali con il permesso dei cognugi Lucrezia Scaturro e Francesco Onofrio Majorano padroni della suddetta cappella dandoli la facoltà di poter fare tutte le cose necessarie con riserva che quantunque venisse a mancare in detto altare la Confraternita che di nuovo il jus Padronato di essa cappella tornasse alla suddetta Lucrezia Scaturro e i suoi eredi come per istrumento stipulato per il quondam Notar Nicolò di Nitto sotto il 24 Luglio 1761”. La data del 1663 è riportata anche nella visita ad limina di Mons. Giovanni Tommaso Pinelli (1648-1666) avvenuta in quell’anno. Viene ricordata anche nella relazione triennale da Mons Fabrizio Salerni (1714-1754) all’anno 1717 quando le confraternite presenti a Molfetta sono ormai 10.
E cioè: “ Montis pietatis, Confraternitas SS. Sacramenti, Sodalitas SS. Rosari, Confraternitas Immaculatae Conceptiones, Confraternitas S. M. de Planctu, Confraternitas S. M. Lauretanae, Confraternitas S. Caroli et S. Antonii, Confraternitas Sodalitatis S. Stephani, quibus additur Congregatio quam plurium Sacerdotum nuncupata de Monte Purgatorii, in ecclesia sti Rochi Confraturum secularium congregati sub invocatione B. V. de Visitatione “.
Mons. Pinelli scrive dunque che la confraternita ha sede “ in Ecclesia Fratrum Conventualium” ma a noi sembra logico che sia sorta almeno in forma associativa già prima e cioè nella chiesa di S. Maria di Loreto del 1616.
Dopo il 1741 fu necessaria la firma del Re onde le costituzioni delle Confraternite avessero valore giuridico. Perciò il 14 luglio 1768 fu inviata a Ferdinando IV la richiesta del Regio Assenso per le Regole e costituzioni della Confraternita della Madonna di Loreto. Le premesse per ottenere il regio assenso sono le seguenti: “la Congregazione di S. Maria di Loreto della città di Molfetta, e per essa i suoi iscritti Confratelli, prostrati avanti il vostro Real Trono, supplicando espongono come, avendo formato le Costituzioni Regole e Statuti per regolamento di essa Congregazione, che umilmente umiliamo alla Maestà Vostra, la supplicano munirle con il suo Assenso Consenso Beneplacito, affinchè possano attendere alla maggior gloria di Dio e di Maria Vergine con ossequiarle, e l’avranno di grazia..”. Nello stesso documento è detto che il numero dei confratelli fino al 1668 sorpassa il numero di trenta. Ma nel 1768 tale numero è di molto aumentato. Possiamo affermare che la confraternita di S. Maria di Loreto è composta da laici come del resto quelle di S. Antonio dell’Immacolata e della Morte. E mentre i confratelli dell’Immacolata sono si estrazione contadina in quella di Loreto confluiscono anche i proprietari. Dalle regole statutarie si può dedurre che al di la di una buona dose di pietà cristiana, l’associarsi a questo organismo sottende anche a scopi ecomici. I documenti attestano che anche i sacerdoti sono iscritti a questa associazione. Fatto positivo risulta essere la discreta disponibilità economica della confraternita che nel 1699 nella visita di Sarnelli gode di un imponibile di 704 once, con tale disponibilità la confraternita può permettersi prestiti a favore delle categorie produttive ( muratori, piccoli proprietari) . Non va dimenticato però l’aspetto spirituale della confraternita che chiedeva ai propri iscritti di condurre una vita religiosa seguendo il vangelo, aveva in tal senso molto peso nella formazione dei cittadini sotto l’aspetto della Gerusalemme Terrena. A tal proposito risulta importante l’aggregazione della nostra confraternita all’arciconfraternita di S. Maria del Gonfalone. Dallo statuto del 1768 sappiamo quanto segue: “ per direzione spirituale di essa Confraternita si dovrà, a nomina del Priore, con maggioranza dei voti segreti, eligere un Probo e zelante Padre spirituale dei padri di detto convento, il quale sarà amovibile ad nutum dei confratelli, raggirarsi la sua in compensa nella sola e nuda spiritualità senza ingerirsi nella temporalità della confraternita.
Come già detto dal 1741 il potere politico chiede il Regio Assenso sia sulla fondazione che sulle regole, senza delle quali ogni Confraternita sarebbe stata considerata illegale e come non esistente. Nel 1777 i corpi ecclesiastici furono invitati tutti a chiedere il Regio Assenso e fino alla recezione dell’assenso le Confraternite furono costrette a bloccare la loro attività. E’ chiaro che dopo il Regio Assenso furono scartate le prime regole firmate dal Vescovo; regole che furono sostituite dal Reale Beneplacito richiesto dopo il concordato del 1818-20; e naturalmente, sono state sostituite recentemente. La confraternita di S. Maria di Loreto chiese il Regio assenso prima del 1777, nell’anno 1768
Già alcune prime regole statutarie erano state approvate dal Vescovo Pinelli e risultano trascritte nella Visita Sarnelli tra la seconda metà e la fine del seicento, ma lo statuto del 1768 rappresenta il punto cruciale nella storia del nostro sodalizio.
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