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Maria SS. del Buon Consiglio

Confraternita
VIA SERGIO PANSINI 

Prima di iniziare ad effettuare il suo esercizio nella parrocchia di S. Gennaro (1788), la “pia Adunanza” del Buon Consiglio governava nella chiesetta di S. Maria Maddalena situata in Corso Margherita, dove i confratelli erano soliti svolgere opere di misericordia spirituale e corporale, come ad esempio seppellire i morti nella chiesetta stessa. A partire dal 3 settembre 1814, fu riconosciuta ufficialmente sotto il nome di “Confraternita” in onore alla vergine Maria SS del Buon Consiglio avente come primo priore dal 1814 al 1825 Giuseppe Carabellese e, Padre Spirituale il Parroco Saverio Luigi Nisio. La confraternita nasce in un periodo storico molto particolare dove hanno un particolare rilievo le rivoluzioni storiche in cui si scontrano correnti tardo-illuministiche, neo-classiciste,romantiche, la Chiesa locale, sotto la spinta dell’Ordinario della Diocesi, chiede alla Vergine Madre il suo aiuto, il suo “Consiglio”. All’interno della fondazione della Confraternita si possono distinguere due momenti: un periodo di formazione, facente parti del primo periodo di parrocato del Nisio,e il periodo della fondazione giuridica della pia Congrega. L’allora Parroco Francesco Saverio Luigi Nisio, fondatore e Padre Spirituale della nuova Congrega, intorno al 1813-1814, scrisse in forma completa tutte le Regole che sarebbero servite per l’andamento spirituale e caritativo nei secoli. Dopo il Regio Assenso per le regole statutarie, l’autorità ecclesiastica si interessò per il Regio Assenso sulla Fondazione del Sodalizio. Secondo le carte amministrative esistenti presso L’archivio di Stato di Bari, il Regio Assenso fu dato il 2 Marzo 1837, non solo per la Confraternita Maria SS. Del Buon Consiglio, ma anche per la confraternita S. Maria del Carmine e, SS. Maria Assunta in cielo.

Il Vestiario
Dalle Regole originarie, all’art.17 si desume che “le insegne che distingueranno i fratelli di questa Congregazione, che sono state anche di reale approvazione,saranno le seguenti :avranno il camice, o sia Sacco di lino, o di altra materia bianco di sopra, il Cingolo di bombace gialletto chiaro, la Mozzetta, o sia Pellegrina color celeste ricamata con fior di seta gialletta, o di oro; una piccola immagine di Maria SS.ma di figura ovale ornata d’intorno di fettucce di seta color gialletto, o di oro, la quale penderà dalle due estremità della Pellegrina, che si uniscono al petto; avrà il Cappello al fianco sinistro anche color gialletto piegato a forma di ventaglio, oppure aperto con falde piccole, di stivaletti ai piedi affibiati ad uso di costumi avanti con laccetto a color uniforme dello stivaletto che sarà di pelle anche gialletta.”

La confraternita Oggi
Dal 1955 al 1961 la Confraternita ha subito la fase più critica e di completa inattivita’. Su impulso del Parroco, Mons.don Saverio De Palma, nel 1961 viene ricomposta con nomina del Priore Corrado Camporeale. ”. La confraternita ogni anno in previsione della festa che ricade il 26 aprile, organizza vari eventi tra cui la novena, e la processione del simulacro che avviene ogni 3 anni. In particolare ricordiamo un evento al quanto storico per la nostra confraternita ovvero la visita di Mons. Antonio Bello il 25 aprile 1988 per l’incoronazione della statua della Madonna del Buon Consiglio. Dal 1850, la confraternita è stata incaricata di recare a spalla il simulacro del Cristo flagellato nell’annuale processione del Venerdì Santo; Ogni anno nel secondo venerdì di quaresima si esercita la funzione in onore del Cristo flagellato nella chiesa di S. Stefano, le processioni dei santi patroni della città , del Corpus Domini e, della processione organizzata dalla Confraternita Maria Assunta in cielo facente parte della stessa chiesa .Dopo molti anni, la confraternita presenta un ampio numero di giovani,all’incirca quasi il 60% dei confratelli, i quali si spera non perdano in futuro, i veri obiettivi della confraternita,esercitando con umiltà e semplicità i loro doveri da confratelli.

fonte:www.confraternitabuonconsiglio.org

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Maria SS. del Buon Consiglio
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CENNI STORICI
VIA SERGIO PANSINI
PANSINI SERGIO

Clinico. Molfetta, 1860 – Napoli, 1918.Frequentò il Liceo Ginnasio di Molfetta con una brillante licenza. Si laureò presso la facoltà di Medicina e Chirurgia all’Università di Napoli e si perfezionò nelle cliniche di Vienna, Parigi e Berlino. A Napoli fu assistente del professor Padalino, ed in seguito del sommo Cardarelli, uno dei migliori clinici italiani della prima metà del XX secolo, succedendogli dopo nella cattedra meritando alti riconoscimenti. Divenne titolare della seconda clinica medica all’Università di Napoli, insegnò semeiotica patologia medica. Predilesse lo studio della microbiologia, dando alla stampa numerosi pubblicazioni in italiano ed il tedesco. Il suo nome è da annoverare fra i più illustri clinici d’Italia. VIA SERGIO PANSINI CLINICO 1860 – 1918: inizia da Piazza Vittorio Emanuele II, all’altezza del n. 17, e termina a Via Cap. Domenico Picca. Dal n. 1 al n. 75 e dal n. 2 al n. 54.
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